INTERROGAZIONE n. 33 del 31/03/2015
Interrogazione n.33/10^ di iniziativa del Consigliere G. MANGIALAVORI recante: "Erosione costiera, ricognizione sugli interventi eseguiti e nuova strategia politica"

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
la Comunità europea ha erogato negli ultimi anni molteplici finanziamenti per contrastare il fenomeno dell'erosione costiera;
le linee di intervento sono poi state curate dalla Regione Calabria;
molti finanziamenti europei non sono stati tuttavia utilizzati;
il fenomeno dell'erosione costiera è stato causato da agenti esogeni o endogeni, qualificati tali in relazione alla loro collocazione esterna o interna alla superficie terrestre. Gli agenti esogeni, in particolare, sono risultati più continui ed ostinati nella loro azione erosiva: venti, aumento del volume liquido dovuto ai mutamenti climatici, movimenti gravitativi e organismi viventi (bioerosione);
ad essi vanno aggiunti anche gli scriteriati interventi umani: soppressione dei boschi, prelievo abusivo di sabbia dai letti, dalle rive dei fiumi e dalle spiagge marine, cementificazione selvaggia, urbanizzazione forsennata, costruzione repentina di porti e porticcioli senza un accurato studio dell'impatto ambientale, del moto delle correnti, dei flussi e riflussi degli organismi viventi sotto la superficie delle acque;
la problematica nel corso degli anni, è stata aggravata dalle massicce opere di regimazione fluviale realizzate nei fiumi calabresi dagli anni Cinquanta agli anni Settanta. L'uso massiccio delle briglie, ad esempio, ha bloccato l'afflusso naturale dei detriti, ha determinato la scomparsa delle foci dei fiumi e, conseguentemente, la scomparsa degli arenili;
inoltre, è mancata tutela e valorizzazione delle dune con la vegetazione e con la fauna presente da secoli e ciò senza valutare che quelle, con i dolci pendii che il mare stesso e i movimenti della terra creavano, costituivano la migliore difesa contro l'erosione;
anche le scelte tecniche e amministrative non sono state lungimiranti e appropriate a contrastare l'erosione;
i rimedi eseguiti, come la posa di scogliere parallele alla costa o di sacchetti di plastica riempiti di sabbia per frenare il flusso sabbioso, non sono apparsi finora degni di nota presentandosi, più che altro, come empirici e inconsistenti;
esempi di tutto ciò sono stati gli ingenti danni subiti nel lungomare di Nocera Tirinese o nella strada statale 118;
altri esempi di interventi incapaci di contrastare il fenomeno erosivo si sono registrate ad esempio a Fuscaldo dove le opere realizzate a difesa della coste, come le barriere frangiflutti, si sono sbriciolate in poco tempo a causa delle mareggiate invernali. Analoga sorte è toccata alla costa di Zambrone, dove nonostante gli interventi tecnici degli anni passati, l'erosione è ben lungi dall'essere arginata;
la problematica in questione ha assunto dimensioni gravissime. A conferma di ciò i numerosi dettagliati articoli apparsi sulla stampa regionale nell'ultimo periodo, l'azione decisa dei Comuni che hanno in merito deliberato per chiedere gli interventi caso e i tanti interventi dei tecnici esperti del settore;
in particolare modo risultano colpiti da tale fenomeno, la parte nord e centrale del Tirreno calabrese;
urge, pertanto, effettuare una ricognizione capillare delle politiche fin qui poste in essere, delle scelte strategiche e tecniche adottate e dei risultati conseguiti;
alla luce di quanto sopra esposto, il ripascimento degli arenili completamente scomparsi appare una priorità non più procrastinabile;
la nuova Giunta regionale ha l'onere di intervenire sulla questione con somma urgenza e priorità. In particolare, sui criteri di erogazione della spesa attraverso una puntuale programmazione dei fondi comunitari e mediante il coinvolgimento di tecnici e professionalità anche di caratura internazionale;
vista la dimensione assunta dal problema s'impone, infatti, il ricorso allo studio, alla scienza e alla tecnologia più avanzate, ad una coscienza rieducata della gente, delle imprese, degli amministratori cittadini e soprattutto alla competenza ed alla determinazione delle autorità dello Stato;
Per sapere:
se intenda effettuare una ricognizione sui risultati fin qui prodotti dalle scelte tecniche, politiche e strategiche, adottate per contrastare il fenomeno dell'erosione costiera;
se intenda dare priorità, impulso e dinamismo a una nuova politica finalizzata a contrastare l'erosione costiera, con particolare riferimento ai tratti del Tirreno calabrese interessato;
se intenda coinvolgere le esperienze e le professionalità maturate in Calabria, nonché studiosi e tecnici di dimensione internazionale;
. se intenda progettare una nuova fase di programmazione della spesa comunitaria riservata al settore e in quali termini.

Allegato:

31/03/2015
G. MANGIALAVORI